Dal 2017, PWM ha avviato un progetto di avviamento al bilinguismo insieme alla Casa Maria Ausiliatrice di Alba. Il progetto è stato strutturato per offrire ai bambini della scuola dell’infanzia un percorso di introduzione e amplificazione delle competenze linguistiche. Strumenti, stile e metodo saranno quelli di PWM: si impara facendo!
LA SCUOLA | L’APPRENDIMENTO LINGUISTICO | IL METODO PWM
UNA PREMESSA
Quando i genitori non sanno la lingua o se si vuole amplificare l’esperienza bilingue già portata avanti a casa un asilo con progetto rivolto al bilinguismo può essere la scelta migliore in quanto il bambino vive la struttura quotidianamente e al suo interno vi ritrova figure di riferimento non genitoriali ma altrettanto importanti per la sua crescita: le insegnanti.
Ogni giorno le insegnanti vivono coi bambini diversi momenti strutturati in una loro routine adeguata alla necessità di sicurezza e stabilità dei piccoli di cui si prendono cura. Attraverso questa routine e alle molteplici attività proposte al fine di educare ai diversi campi di esperienza le insegnanti instaurano con ogni bambino una relazione fatta non solo di parole, una relazione che è in grado di stimolare nel bambino la motivazione all’apprendimento e all’utilizzo della lingua inglese e che sarà un grande contenitore emozionale/esperienziale per tutto quel vocabolario di cui essa stessa si nutre.
CREARE LEGAMI
La differenza con un qualsiasi percorso di natura laboratoriale (settimanale) è proprio in questa possibilità di creare dei legami rendendo la lingua uno strumento e non l’obiettivo fine a se stesso: spostando l’attenzione didattica dalla lingua in sé ai campi d’esperienza che il bambino ha modo di sperimentare con le diverse attività si definisce un territorio linguistico “neutro” all’interno del quale anche linguisticamente il bambino è invogliato a sperimentare.
UN LINGUAGGIO MAGICO TRA BIMBI E INSEGNATI
Conoscendo emotivamente i bambini e vivendo con loro quotidianamente, le insegnanti hanno modo di perseguire veramente un progetto educativo non performante, ovvero non sotteso a far esprimere il bambino per mero esercizio linguistico ma per la propria volontà di esprimersi in quel contesto con quel codice linguistico.
L’obiettivo primario delle insegnanti sarà pertanto quello di supportare le diverse tappe dell’apprendimento linguistico partendo dai bisogni di esperienza e ripetizione propri dei bambini di questa età e adeguando l’ambiente e le unità di apprendimento per adattare il contesto bilingue al bisogno di sicurezza e di libertà di espressione dei bambini.